Quo vadis

quo adis

Il semplice fatto di dubitare porta a pensare.

Penso, perciò sono.

“Cogito ergo sum” citava Cartesio che desumeva il fatto di esistere dal pensiero; esisto come cosa pensante!

Partendo da questo assioma è inevitabile che il nostro pensiero sia rivolto al domani, al nostro futuro, con un interrogativo d’obbligo: come sarà?

A ben riflettere, infatti, siamo tutti consci, chi più chi meno, di una evoluzione epocale che nei prossimi anni porterà cambiamenti radicali nella nostra vita.

Stiamo facendo passi da gigante nella robotica, nella ricerca volta a creare e programmare macchine capaci di riprodurre le funzioni cognitive umane.

Macchine al nostro servizio, così come la scienza e la medicina che, con le scoperte legate al DNA, si confida possano sconfiggere tante malattie che affliggono l’umanità.

Tutto bellissimo! uno scenario affascinante che però presenta un rovescio della medaglia a dir poco terrificante.

Tendenzialmente saremo un popolo di…vecchi ringiovaniti nel corpo ma con le problematiche mentali legate all’età senile!

L’unico aspetto immodificabile nell’uomo, infatti, è il cervello.

Possiamo ringiovanire il corpo ma nulla sembra possibile per rigenerare i neuroni del nostro cervello.

Di qui la necessità di cercare di migliorare la nostra qualità di vita correggendo, per quanto possibile, pensieri e comportamenti disfunzionali, abitudini e stili di vita non corretti, perseguire il benessere psicologico alla stregua di quello fisico, esercitando ed educando la nostra mente.

Le capacità nell’affrontare le problematiche e la razionalità, l’allenamento del nostro cervello per mantenerlo attivo, se non potranno rigenerare le cellule celebrali che perdiamo, saranno sicuramente un buon viatico per migliorare la qualità della nostra vita.


Dr.ssa Daria Minelli
Psicologa Psicoterapeuta a Mantova


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